La schizofrenia colpisce lo 0,5-1% della popolazione mondiale, compromettendo notevolmente la qualità di vita dei soggetti affetti, con conseguenze sociali, mediche, lavorative molto impattanti.
La diagnosi può essere fatta già nell’età dell’adolescenza, a partire dai 13-15 anni, e quando questa è seguita da un trattamento precoce, il ritorno ad una vita sociale, familiare, lavorativa risulta facilitato. Un’interruzione dei trattamenti porterebbe a ricadute più difficili da trattare, che comprometterebbero la qualità di vita del paziente. Le terapie farmacologiche negli ultimi anni si sono arricchite di nuove molecole, che con pari efficacia, garantiscono un risultato migliore in termini di compliance: infatti la riduzione degli effetti collaterali fa sì che il paziente aderisca meglio alla terapia. Nell’arco della vita dei soggetti schizofrenici è frequente il riscontro di abuso di sostanze, tale problematica porta ad una complessità clinica di difficile gestione per lo specialista. L’abuso di sostanze è frequente nel paziente schizofrenico adulto, ma il consumo di sostanze appare un problema emergente anche nella popolazione adolescenziale con severe ripercussioni psicopatologiche che possono portare fino allo sviluppo di franchi quadri psicotici.
Questo corso di formazione ha lo scopo di fare il punto sulle novità farmacologiche, sia dal punto di vista del meccanismo d’azione, sia dal punto di vista dell’uso pratico, volendo evidenziare alcune popolazioni speciali (es: pazienti con sindrome metabolica; pazienti con comorbidità organiche, pazienti con doppia diagnosi) per meglio inquadrarne la complessità clinica ed aiutare lo specialista nella gestione terapeutica con una prospettiva life span, dall’età adolescenziale a quella giovane-adulta. Nel secondo incontro verranno ripresi i temi discussi, e verranno approfondite altre tematiche, quali ad esempio lo switch dell’ AP, il razionale delle associazioni tra classe di farmaci differenti (es: antipsicotici e stabilizzanti dell’umore) anche alla luce delle più recenti linee guida internazionali per la gestione del paziente affetto da schizofrenia. Anche in questa sessione, l’interattività del docente con i discenti verrà supportata dalla presentazione di ‘casi clinici’ che verranno discussi insieme ai discenti.